E’ delle ultime ore la notizia che a Roncobello, presso le Baite di Mezzeno, è stato compiuto un atto vandalico su un’auto come si può evincere dalla foto.
Ebbene, in qualità di istruttore cinofilo professionista e presidente di una associazione cinofila che ha mosso i primi passi sul territorio brembano per la diffusione di una corretta cultura cinofila appunto, la ASD Centro Cinofilo Valle Brembana, mi sento in dovere di dire la mia al di fuori da una discussione commentando un post su facebook.
A prescindere dalle motivazioni, una persona di buonsenso non può che condannare il gesto, ma proviamo ad analizzare una realtà e un modo di vivere il cane diffuso che riguarda tutti i proprietari e, per diretta conseguenza, tutti ciò che circonda il cane nel momento di libertà, che siano persone, animali e ambiente circostante.
La legge (Ordinanza 6 agosto 2013) dice che il proprietario ha l’obbligo di mantenere il proprio cane legato con un guinzaglio di 1,5 metri, impone l’uso della museruola nei luoghi pubblici e la raccolta delle deiezione. Legge che può essere ancora più restrittiva in caso di regolamenti locali.
Basta guardarci in torno per notare che in pochissimi rispettano tale normativa, pensiamo solo alla lunghezza del guinzaglio, raro vederlo di 1,5 metri. Come in tutte le cose, il fattore che porta ad una buona convivenza nella tutela di se stessi e degli altri è il buon senso.
Ma facciamo un passo indietro, proviamo ad analizzare dal punto di vista del cane, perché è importante la passeggiata in libertà:
1. I cani, chi più e chi meno in base alle caratteristiche, attitudini , razza etc. hanno bisogno di vivere situazioni in libertà (senza guinzaglio) in contesti naturali, per soddisfare i propri bisogni di specie;
2. La passeggiata in libertà produce nel cane un senso di benessere e incide positivamente sulla relazione con il proprietario e con gli altri.
Come possiamo soddisfare questi bisogni in tutta sicurezza? Ecco le condizioni da considerare.
1. Conoscere realmente il proprio cane in termini di caratteri fisici e comportamentali ed essere consapevoli del controllo siamo in grado di esercitare;
2. Il cane deve tornare al richiamo in presenza di stimoli anche intesi. Ad esempio deve tornare senza incertezza alla vista di un altro cane o di un animale selvatico;
3. Non deve avere problematiche di aggressività verso altri cani o persone;
4. Non deve avere un istinto predatorio (istinto di caccia) alto nei confronti di altri animali come ad esempio selvatici o da pascolo, o meglio può averlo ma devono essere garantite le condizioni dei punti precedenti.
Quando soddisfiamo questo breve, ma allo stesso tempo corposo elenco, possiamo coscientemente lasciare il nostro cane libero in un contesto naturale perché abbiamo la garanzia che non vengono lesi i diritti
degli altri e tutelati gli altri animali e l’ambiente circostante.
Cosa fare invece quando siamo nella situazione opposta e cioè quando sono i nostri cani ad essere al guinzaglio e un altro cane si avvicina, o semplicemente un cane estraneo si avvicina a noi che siamo senza cane? La prima cosa da sapere che in una situazione di questo tipo non esiste un protocollo da seguire, se non quello di pregare che il cane che arrivi non sia aggressivo per noi e per chi è con noi. Per un occhio esperto è possibile capire da posture, modalità di avvicinamento sguardo etc quale è la motivazione del cane e di conseguenza prevedere quale sia il comportamento una volta arrivato nelle immediate vicinanze. Sicuramente quello che aiuta in una situazione difficile come questa è mantenere la calma, non urlare o agitarsi e comunicare con il proprietario dell’altro cane. Mi rendo conto che non è per nulla semplice. Un altro consiglio riguarda i proprietari di cani di piccola taglia. Valutate bene se tenere a terra il piccolo amico o prenderlo in braccio. In alcuni casi quest’ultima modalità potrebbe stimolare ed eccitare l’altro cane portandolo a saltare e tentare di prendere il vostro cane in braccio. E’ altresì vero che in caso di reale pericolo, prendere in braccio il vostro cane di piccola taglia potrebbe salvarlo da un’aggressione. Purtroppo tutto è relativo e in questa situazione non esiste un protocollo da seguire.
Per concludere.
Come per qualsiasi cosa il buonsenso e il rispetto dell’altro e dell’ambiente sono requisiti fondamentali di una società civile. I cani sono animali meravigliosi e solo una gestione responsabile e consapevole e un senso civico ed etico permettono una buona integrazione nella nostra società, a prescindere dal luogo in cui ci troviamo.
Avere un cane è una cosa seria, non dimentichiamolo!
Federico Bettoni
24 giugno 2019